LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Giorgio Mancinelli
FOGLI DAUTUNNO - Libri, Eventi, Appuntamenti

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

‘FOGLI D’AUTUNNO’: Libri, Eventi, Appuntamenti

 

Trascurando volutamente le grandi firme su cui tutti puntano e con esse i nomi altisonanti che ci vengono soprattutto dall’estero e riempiono i banchi delle librerie, sono andato alla ricerca di una certa letteratura ‘di nicchia’ che trovo decisamente più consona ai lettori de larecherche.it amanti della buona narrativa, nel senso di meno clamorosa e sensazionalistica, della poesia e della musica che stanno per affrontare quest’autunno un poco dimesso, come del resto lo è stata la stagione appena terminata. Così, pensando all’incontro con le prime brume, ai focolari appena accesi, ma anche alle passeggiate autunnali per i boschi campestri e i parchi cittadini che richiamano i colori tenui delle tele dei macchiaioli, alle prime maglie di lana che indosseremo, mi sono spinto a fare una carrellata di ‘piccoli (ma grandi) libri’ nostrani apparsi lungo l’arco dell’anno che se ne va. Come anche di ‘avvenimenti’ e ‘concorsi’ cui partecipare, e che ‘accadranno’ in questo frangente di tempo che s’aspettano con la porta aperta alle novità, malgrado la crisi incombente. Tant’è che ho fatto una scelta per così dire ‘economica’ a basso costo, sebbene ciò non corrisponda a ‘scarsa qualità’. Anzi tutt’altro, quello che tutti ci aspettiamo è una resa incondizionata a un’apertura culturale finalmente accessibile e che sappia coniugare al prezzo di spesa una reiterata capacità di resa. Ma non voglio dilungarmi oltre, non mi resta che augurare a tutti: buona lettura! ‘

 

FEUILLES D'ALBUM’, di Leonora Signifredi. - Edizioni Esordienti E-book - 2014. È un romanzo davvero interessante, tra i segnalati nel nostro concorso sul romanzo giallo, - scrive Piera Rossotti Pogliano - che unisce all'investigazione per chiarire un omicidio la complessità nella gestione dei piani temporali di un romanzo epistolare. L'autrice è molto giovane, e contraddice (cosa che mi rende felice, però) quello che affermo in modo abbastanza divertente, perché parte dalla fiaba del ‘Reuccio fatto a mano’ trascritta da Italo Calvino per approdare a Vargas Llosa. Sinossi: “Un antico castello in Auvergne: una sera il visconte Reynaud de Lachapelle, viene ucciso nel suo studio con un colpo d’arma da fuoco. A condurre le indagini è un precettore che vive al castello, Loïc Pelletier; attraverso il suo percorso investigativo, si delinea progressivamente il ritratto di una famiglia nobile di stile patriarcale nella profonda provincia francese nei primi anni del Secondo Impero e si compone un grande affresco a tinte fosche, dove tra ipocrisie, diffidenze, colpevoli silenzi o sensi di colpa tutti sono, in definitiva, infelici e soli. E quando Pelletier risolverà infine il mistero, nonostante la drammatica verità che emerge dalle sue indagini, si aprirà per qualcuno dei personaggi un piccolo spiraglio che è ancora difficile chiamare speranza”. Un romanzo epistolare stringato e coeso, che cattura il lettore e lo fa penetrare nell’antica dimora, per guardarla attraverso gli occhi di un detective singolare e non imparziale.

 

‘L'ORDINE DEL CARDINALE’ di Gianni Baleani – Ed. IO-Scrittore. e-book – 2014. Sinossi: Roma, primi anni del Seicento. Nei vicoli ammantati dal buio della città eterna si muove un uomo che è genio e sregolatezza, tensione artistica e rabbia sanguigna: Michelangelo Merisi, artista complesso e tormentato… Un romanzo storico potente, che vibra dell’ingegno del suo protagonista, scritto con un linguaggio erudito ed elegante, che immerge nell’epoca il lettore in “presa diretta”. Gianni Baleani, nato nel 1958, si è laureato nel 1983 in Storia dell’Arte presso l’Università di Macerata e vive e lavora a Civitanova Marche. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo, Rondini (Roma, Universitalia); nel 2011 ha vinto il Primo Premio Nazionale Bastione Sangallo e pubblicato Le metamorfosi dello sguardo (Loreto, Controvento Editrice).

 

*** Sono aperte le iscrizioni all'edizione 2015 del TORNEO LETTERARIO IOSCRITTORE!, l’unico torneo letterario italiano gratuito promosso dal Gruppo Editoriale Mauri Spagnol e dai suoi editori.

 

‘LA BUONA MORTE’ Viaggio nell’eutanasia in Italia – di Andrea Tarabbia – Manni Editori 2014. In occasione del dibattito sul caso Englaro, nel 2008, alcuni intellettuali stendono il proprio testamento biologico. “Io ho trent’anni e ho paura della morte. Ho paura della malattia, della non autosufficienza, della sporcizia”, scrive Andrea Tarabbia in questo libro, della vita di suo nonno dopo un ictus; dell’incontro con il presidente di Exit, che aiuta gli italiani che fanno richiesta di morte volontaria assistita in Svizzera; parla con Mina Welby di eutanasia clandestina e di leggi, e con padre ***, favorevole alla “buona morte”, del potere ecclesiale. Accompagnano questo viaggio i libri e gli autori che hanno scavato nel rapporto che c’è tra la letteratura e la fine della vita. Chiesa, morte, tecnica, libertà, dolore, medicina, autodeterminazione (del malato), identità, diritto di proprietà del proprio corpo, infine giustificazione: sono i poli attorno cui ruota questo reportage narrativo, delicato eppure intransigente, su uno dei temi più scottanti e attuali del nostro Paese.

 

‘GIARDINI D’INVERNO’ - Racconti di Paola Baratto – Manni Editori 2014. Il giardino d’inverno è uno spazio tra la casa e l’esterno: lo si colma di piante verdi, melagrane sanguigne, vimini, fiori secchi. Fra odori e colori questo ambiente domestico, intimo, è protetto e protegge, attraverso vetrate invase dalla luce o tempestate dalla pioggia. Il giardino d’inverno è anche una condizione della mente, una galleria di cose vive, una zona dell’anima. Per Edoardo, che colleziona parole. Per Bianca, che entra nei quadri. Per Adele, che fotografa le ombre. Per il professore, che vuole una finestra sulla Senna... Personaggi di racconti che insieme a temi e atmosfere si rincorrono e ritrovano come in un piccolo romanzo o in una grande foto di piccoli scatti, in un’aerea metafisicità, avvertita come ragione di vita.

 

‘LA PITTORA DEI DEMONI’ Romanzo di Antonio Errico – Manni Editori 2014 Due storie si incrociano: un uomo e una donna si incontrano, si innamorano, si perdono, si cercano in due vite separate e due destini inseparabili, fra intrecci e sortilegi, misteri e miserie che stringono Napoli e il Salento nel tempo di un Seicento inquieto e torbido. Lei dipinge demoni in una chiesa sconsacrata per svelare un segreto nascosto in un disegno, per espiare una colpa che l’accompagna, implacabile. Lui è un violinista la cui musica affascina potenti e disperati, sprofondato nel suo passato che lo richiama e lo tormenta. Lui e lei sono travolti da una smaniosa passione per l’arte, da una tenera tragedia d’amore.

 

‘POESIE NELL’ORDINEGIUSTO’ di Annalena Aranguren – Manni Editori 2014. I mesi dell’anno scandiscono poesie dai versi essenziali, incisivi, affilati, concentrati ad esprimere concetti ancorati alla realtà e insieme carichi di musicalità, di leggerezza. La parola più usata è silenzio e comunica anche stati d’animo, riflessioni, tensioni di gioia e dolore con un messaggio persuasivo, che chiede partecipazione e l’ottiene.

 

‘IL FILO DELLA SCURE’ di Laura Sergio – Manni Editori 2014. L’attenzione va al grumo di parole che è la corporeità di cui è fatto il libro, testi che diventano presenze di un corpo che vive e si guarda, e davvero usa tutti i sensi, anche in modo sinestetico, per esplorare il mondo, il proprio mondo, e dargli un senso plausibile e leggibile. Abbiamo versi aspri, di sapiente dura agglomerazione, e si può pensare forse, rispetto certo unicamente al tessuto formale, a qualche rimando al trobar clus medievale. (Mario Benedetti)

 

*** SECONDO CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE “HISTORIAE AEGYPTI: RACCONTI LUNGO IL NILO” Il concorso letterario nazionale “Historiae Aegypti: racconti lungo il Nilo” è promosso dal progetto EgittoVeneto, coordinato dall’Università degli Studi di Padova (prof.ssa Paola Zanovello, Archeologia delle Province Romane) e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia (prof. Emanuele M. Ciampini, Egittologia). La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i cittadini italiani, europei, extraeuropei, senza limiti di età. La lingua dei racconti deve essere obbligatoriamente l’italiano. Il concorso sarà suddiviso in tre sezioni per racconti di genere: 1) storico; 2) fantastico; 3) giallo/ thriller. Nel nucleo centrale del racconto dovrà comunque essere presente, pena l’esclusione dell’opera, un riferimento importante all’Antico Egitto. Una menzione speciale sarà inoltre riservata a chi avrà meglio saputo sviluppare nel suo racconto gli intrecci e le relazioni che hanno legato, nei secoli, l’Egitto e il Veneto. Gli autori che intendono documentarsi sull’Egitto Antico e sull’Egitto in Veneto sono invitati a visitare il sito del progetto http://www.egittoveneto.it

 

*** ‘PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO’ - ciclo di incontri con le nuove realtà teatrali a cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro.. è uno spazio di visibilità, un’occasione per il pubblico di conoscere un variegato e vivace panorama di giovani per cui fare teatro è una necessità per sopravvivere in una società che ha seriamente compromesso il loro futuro. Oggi in Italia esiste ancora un ricco, variegato e vivace panorama di giovani per cui fare teatro è una necessità per sopravvivere in una società che ha seriamente compromesso il loro futuro. Sono compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative – lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce. Da questi giovani che cercano identità e spazi alternativi può dipendere il futuro del nostro teatro. In una società in cui è possibile scrutare solo il presente, le istituzioni hanno il dovere di creare degli spazi di visibilità dove sia possibile dare voce al mondo sommerso e, in un certo senso, clandestino delle nuove generazioni teatrali creando le premesse perché possano almeno sperare di preparare la loro sopravvivenza e il loro futuro. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottate. Seguono le conferenze, stimolando un “dialogo critico” con i ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, la redazione della webzine “Teatro e Critica” e la “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Dipartimento Cultura – Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, il web magazine Teatro e Critica, ATCL Lazio, La Casa dello Spettatore, Zètema Progetto Cultura. Gli incontri si svolgeranno ogni venerdì alla Casa dei Teatri di Villa Doria Pamphilj a cominciare da Venerdì 5 Dicembre al Teatro di Villa Torlonia – Roma.

 

*** “FUOCO E FIAMME” Opera Rock di Gianluca Medas liberamente ispirata a ‘The Crow’ (Il Corvo) di James O' Barr, a sua volta un fumetto, un film, e ora un'Opera Rock di successo, su musiche originali degli Skull Cowboys: (Mario Pierno - chitarra elettrica, Andrea Congia - chitarra classica, Fabio Desogus - tastiere, Marco Loddo - basso elettrico, Roberto Matzuzzi - batteria/percussioni). Lo Spettacolo, andato in scena al Teatro Fratelli Medas di Guasila e al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari per la rassegna Famiglie d’Arte Re-Opera e I Figli d’Arte Medas giunta alla sua XX Edizione, ripropone la storia di un amore umano e soprannaturale al contempo, rievocativa di dalle sfumature romantiche del genere horror-gotico, che Gianluca Medas, artista poliedrico e direttore artistico dell’Associazione Figli d’Arte Medas, ha trasformato in uno spettacolo dall’oscura Liturgia Metropolitana, in cui il narratore onnisciente svela la vendetta del protagonista che, morte dopo morte, in un luogo e in un tempo nei quali reale e soprannaturale si incontrano, compie un percorso spirituale di Liberazione. La Colonna Sonora: la band rock progressive Skull Cowboys esegue una vera e propria Colonna Sonora dal vivo, che percorre il senso drammaturgico dello spettacolo, seguendo, anticipando, dando risalto a relazioni, vicende e personaggi. Ogni brano mostra così in musica la morte di ciascun personaggio eseguita dal Vendicatore. Sul Web: www.famigliedarte.com

 

“IL CAMMINANTE E ALTRI PEZZI DI TEATRO” di Laura Pariani – Giuliano Ladolfi Editore 2014. Collana Corallo. Testi nati per il teatro, in cui la pagina chiede implicitamente il battesimo della scena, quelli qui presentati con la scena hanno effettivamente avuto a che fare, intrecciandosi con le prassi artistiche di alcune compagnie italiane come Assemblea Teatro, O’ Thiasos TeatroNatura e Teatro delle Selve. La stessa Autrice appartiene a quel novero di scrittori, invero piuttosto ristretto, che coltiva la dimensione orale della propria scrittura, misurandosi con letture pubbliche ad alta voce: necessaria traduzione fisica della propria notazione, o restituzione al teatro di una matrice originaria fatta di parola detta e di racconto, il risultato di fondo non cambia e testimonia di una certa irriducibilità del corpo all’assolutezza del fatto letterario. Questa è una linea molto interessante del teatro italiano, che vede risplendere alcune figure altissime di autori-attori (Giuliano Scabia, Mariangela Gualtieri, ecc.) e di attori-autori (Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, ecc.); senza contare gli autori “di pagina” in senso stretto, che pure amano esplorare i territori impervi, e a volte ingrati, dell’alta voce (ingrati perché non sempre tutte le voci d’autore sono autrici di voce). Ma di certo tra questi ultimi, scrittori che riescono anche a farsi autori della propria phonè, non possiamo non citare Gianni Celati, Stefano Benni e la stessa Laura Pariani (Franco Acquaviva).

 

“MIXANDO LA MIA VITA Tra le note e i colori” di Fabrizio Fattori – Rupe Mutevole Edit. Sopra Le Righe. A cura di Gioia Lomasti, Alessandro Spadoni, Marcello Lombardo. Un libro che parla di musica, sulla musica, ma anche dell’umana figura di un DJ affermato, dei suoi successi, delle sue aspettative, dei suoi progetti di vita. Dal suo ‘official website’ apprendiamo: “È sempre difficile riassumere in breve spazio la storia di un uomo. Un'operazione quanto mai complessa. Se poi invece ci mettiamo a descrivere le esperienze di una persona che ha sempre desiderato andare oltre le comuni convenzioni e costruire una dimensione umana del tutto propria e originale, allora la faccenda si fa ardua. (..) Comunque Fabrizio Fattori continua la sua ricerca musicale e ad arricchire la sua produzione artistica tentando diverse contaminazioni sonore e non rassegnandosi ad una visione stereotipata della scena pop e dance. Si fa anche promotore e produttore discografico di diverse etichette indipendenti con significativo successo. "The New Aphro 4 New Generation" è iniziato come un progetto innovativo rivolto in particolar modo ai giovanissimi, in realtà è poi diventato un marchio di qualità non solo per loro ma anche per tutti coloro che sono alla ricerca di sonorità estreme, avvalendosi della collaborazione dei più importanti Deejay Afro della scena europea, mentre "Musica Nuova Emozioni Nuove" al suo debutto con il "Volume 1" conquista in breve tempo la vetta delle classifiche della World Music, anche esso è diventato come "The New Aphro 4 New Generation", un marchio di qualità con sonorità più melodiche. Ma Fabrizio Fattori non abbandona mai il mondo delle discoteche e delle esperienze dal vivo. (..) Inutile dire che questa è solo una piccola parte di tutti i progetti e gli eventi che hanno caratterizzato la vita di Fabrizio Fattori: un artista in continua evoluzione che ha inteso la sua esistenza come una continua esplorazione della musica cercando di afferrarne il senso e il significato più profondo attraverso contaminazioni etniche. Un uomo che ha sempre voluto proporsi al grande pubblico con coraggio e umiltà lavorando per creare un suono che fosse non solo distintivo del suo modo di "essere Deejay", ma anche capace di offrire emozioni inaspettate e coinvolgenti, emozioni nuove!”

 

“EXPO MILANO 2015” Storia delle Esposizioni Universali - di Massimo Beltrame – Meravigli Edizioni 2014. Un libro, un vademecum, una risposta a quanti si domandano perché di un’Esposizione Universale, sui suoi intrinseci valori economico - sociali e culturali, sull’importanza a livello mondiale di averla in Italia e, soprattutto del perché è intitolata al tema di indiscutibile attualità come ‘la nutrizione’, in quanto ‘nutrimento per il pianeta che equivale a produrre nuove energie per la vita’. Infatti ‘Feed the Planet. Energy for Life’ ha questo significato. “Un appuntamento cruciale per Milano e per L’Italia: l’ennesima dimostrazione della grande proiezione internazionale che questa città ha sempre avuto nel corso della sua lunga storia. In questo libro il suo autore, Massimo Beltrame già noto per i suoi studi sulla ‘concezione della spazialità nell’architettura contemporanea’, ricostruisce proprio questo cammino che parte dal racconto degli eventi passati per arrivare a noi rifacendo all’indietro il percorso della ‘storia’ di tutte le Expo a cominciare da quella spesso evocata di Londra del 1851.” Ma non ci si aspetti un discorso politico sugli scandali nostrani, quanto sullo ‘spirito’ che l’Expo di Milano del 2015 porta sulla scena mondiale in quanto vetrina esponenziale delle novità architettoniche e costruttive di grandi maestri mondiali, inoltre all’eccellenza italiana e mondiale di questa umana ‘troppo umana per essere vera’ creatività che ci portiamo dentro. Tanto per rifare il verso a una pubblicità che vediamo scorrere sui teleschermi: “Di questa Expo si deve continuare a parlare”, malgrado tutto sarà l’avvenimento che occorre al nostro paese per tornare ad essere ‘presente’ nel mondo.

 

“RACCONTI CON GUSTO” Stuzzicanti assaggi di storie e sapori. – Una proposta de I Luoghi della Scrittura Edit. per la Collana ‘Scrivere Insieme’ (2012). “Diciotto racconti scritti da altrettanti autori marchigiani, tutti ispirati al gusto del cibo, coniugato nelle sue più varie declinazioni. Una letteratura dei sensi che compiace lo stomaco senza fare ingrassare e, riga dopo riga, produce ed evoca sapori, ricordi, profumi e atmosfere che saziano la mente e lasciano curioso l’appetito. Storia dopo storia, il finale è sempre da scegliere: ci si può accontentare di aver assaporato il piacere della lettura oppure si può entrare in cucina e creare la ricetta ispirata. In ogni caso è consigliato un buon bicchiere di vino”. Alla salute, dunque!

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.